Bonus per le nuove nascite dal 2025: come funziona il nuovo il bonus da mille euro per le famiglie residenti con ISEE non superiore a 40mila euro

Il testo del Disegno di Legge Bilancio 2025 conferma 31 il ritorno del Bonus Bebè. Non si chiamerà Carta per i nuovi nati come inizialmente previsto ma Bonus per le nuove nascite e sarà strutturale, a partire dai figli nati a partire dal 1° gennaio prossimo.

Il contributo, in veste di indennità economica una tantum, vale mille euro ed è riservato alle famiglie residenti con ISEE fino a 40mila euro.

Nel Pacchetto Famiglie della Legge di Bilancio 2025 il grande protagonista è dunque il nuovo bonus nascite.

Per quanto riguarda i requisiti, spetta ai nuclei familiari i cui componenti risultano essere residenti in Italia, nella UE o con permesso di soggiorno permanente. Più nello specifico:

per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea, o loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero di cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi, residenti in Italia.

Altro requisito è quello reddituale. Soglia ISEE di massimo 40mila euro.

L’erogazione del bonus è affidata all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. La domanda per il contributo economico sarà demandata ad apposita procedura INPS, previa verifica dei requisiti. A tal fine, sarà necessario attendere il consueto documento di prassi dell’Istituto Nazionale di Previdenza in attuazione della misura, una volta che la Legge di Bilancio sarà approvata e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Il Governo ha inserito questa nuova misura per famiglie, nel corposo pacchetto dedicato alla genitorialità previsto dalla Manovra economica per il prossimo anno, che ad esempio conferma e potenzia anche altre agevolazioni per la conciliazione vita-lavoro, a partire dai congedi parentali facoltativi  che saranno retribuiti all’80% per tre mesi.