Il Decreto Flussi 2025 regola l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, rispondendo alle esigenze di vari settori produttivi e delle famiglie italiane. Questo strumento normativo, attraverso una programmazione triennale 2023-2025 stabilita dal DPCM 27 settembre 2023, permette di prevedere e organizzare la quota annuale di ingresso per lavoratori provenienti da Paesi extracomunitari, facilitando l’accesso di manodopera necessaria in diversi ambiti.
A differenza dei cittadini comunitari, i lavoratori stranieri necessitano di un visto per poter entrare in Italia per motivi di lavoro. L’accesso è subordinato alla disponibilità di una “quota” e alla presentazione di una domanda di nulla osta da parte del datore di lavoro. Vediamo insieme cosa c’è da sapere e infine la procedura passo-passo per la precompilazione della domanda prima del click-day.
Per l’anno 2025, il Decreto Flussi prevede l’ingresso in Italia di 181.450 lavoratori stranieri, suddivisi in diverse categorie:
- 110.000 lavoratori subordinati stagionali, impiegati prevalentemente nei settori agricolo e turistico-alberghiero.
- 70.720 lavoratori subordinati non stagionali, destinati a specifici settori come edilizia, trasporti, e telecomunicazioni.
- 730 lavoratori autonomi, come imprenditori o liberi professionisti.
Per l’anno 2025, il Decreto Flussi prevede un totale di 70.720 quote destinate ai lavoratori stranieri per impieghi subordinati non stagionali, in conformità all’art. 6 del D.P.C.M. del 27 settembre 2023. Queste quote sono suddivise tra diverse categorie di lavoratori, con alcune riserve specifiche.
- 2.850 quote sono dedicate ai cittadini di Paesi che attuano campagne di sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare. Questo criterio mira a promuovere un’immigrazione consapevole e legale.
- 25.000 quote sono riservate a cittadini di Paesi con cui l’Italia ha già accordi migratori attivi. Tra questi figurano Albania, Algeria, Bangladesh, e molte altre nazioni partner. Questi accordi favoriscono una gestione più fluida dell’immigrazione regolare.
- 28.000 quote sono destinate a cittadini di Paesi che, nel corso del triennio 2023-2025, stipuleranno nuovi accordi di cooperazione migratoria con l’Italia. Questo consente una flessibilità nella programmazione delle quote in funzione delle nuove collaborazioni.
- 90 quote sono riservate a lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela, come misura di supporto per la diaspora italiana in condizioni di difficoltà.
- 180 quote sono riservate ad apolidi e rifugiati, in linea con gli impegni umanitari dell’Italia.
- 9.500 quote sono destinate specificamente al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria, una quota che mira a soddisfare la crescente domanda di lavoratori qualificati in questo settore, fondamentale per le famiglie italiane.
Procedura di presentazione delle domande
Le domande possono essere precompilate dal 1° al 30 novembre 2024. Questa operazione si svolge sul Portale ALI, il portale dedicato accessibile tramite SPID, CIE o con il supporto dei Patronati e delle associazioni datoriali. Per l’invio definitivo sarà necessario aspettare i giorni dei click day.
I datori di lavoro interessati devono dotarsi di una PEC, registrata come domicilio digitale, e presentare domanda tramite il Portale ALI, accessibile con SPID, CIE o assistenza dei Patronati. Il Decreto prevede specifici giorni di “click day” per diverse tipologie di lavoro:
- 5 febbraio 2025: ingresso per lavoratori subordinati non stagionali.
- 7 febbraio 2025: settore assistenza familiare e socio-sanitaria, inclusi i 10.000 ingressi sperimentali.
- 12 febbraio 2025: lavoro stagionale (agricolo e turistico-alberghiero).
È possibile inviare la domanda fino al 31 dicembre 2025; tuttavia, le quote vengono solitamente esaurite nei primi minuti del click day, rendendo scarse le opportunità reali nei giorni successivi.