Il 15 e 16 maggio si è svolto ad Atene il congresso della FIEC, la Federazione europea delle costruzioni, ospitato da PEDMEDE, l’associazione greca che, con ANCE e altre 27 organizzazioni nazionali, rappresenta il comparto a livello europeo.
Vi hanno preso parte il Presidente della FIEC Piero Petrucco e la Vicepresidente Paola Malabaila. Dopo l’assemblea interna, si è tenuta la conferenza annuale, quest’anno dal titolo “Building Tomorrow: Solutions for Water Resilience and Blue Infrastructure”, incentrata quindi sul tema dell’acqua, priorità per il settore insieme alla casa e alla riforma delle direttive sugli appalti pubblici. Scarsità idrica, piogge estreme e inondazioni colpiscono con frequenza crescente l’Europa, causando danni a persone, infrastrutture ed economie e dimostrando l’inadeguatezza del quadro normativo dell’UE. FIEC ha quindi richiamato un approccio sistemico alla questione idrica, che è ormai presente nell’agenda politica europea da quando la Presidente Ursula von der Leyen, riconfermato il proprio mandato, ha affidato alla Commissaria Jessika Roswall la responsabilità per Ambiente, Resilienza idrica ed Economia Circolare Competitiva. Anche il Parlamento europeo continua a lavorare sul tema tramite l’Intergruppo sull’Acqua. La Strategia europea per la resilienza idrica richiederà un ruolo attivo del settore delle costruzioni, chiamato a progettare, realizzare e manutenere infrastrutture essenziali per la gestione delle risorse idriche. «Con oltre 6,5 miliardi di metri cubi di acqua persi ogni anno nell’UE per infrastrutture obsolete ed eventi climatici sempre più intensi, la resilienza idrica è una priorità assoluta. La strategia è un passo importante, ma dovrà necessariamente coinvolgere il nostro settore per risultare efficace», ha dichiarato Piero Petrucco, aprendo i lavori. Sono seguiti gli interventi di Konstantinos Gkoliopoulos, presidente PEDMEDE, del ministro greco alle infrastrutture Kyranakis e del vice primo ministro Marinakis. Il programma è proseguito con un videomessaggio della Commissaria Roswall e i keynote speech di Paul Rübig, esperto di politiche idriche e membro del Comitato economico e sociale europeo, e di Francesco Rutelli, già sindaco di Roma ed ex vicepresidente del consiglio, attualmente attivo sui temi dell’acqua e della sostenibilità. I partecipanti si sono poi suddivisi in tre workshop paralleli, momento operativo centrale della conferenza. Il primo, “Strategies for Managing Excess Water”, ha affrontato il tema dell’innalzamento del livello del mare, del finanziamento degli interventi e della comunicazione del rischio, proponendo tecnologie digitali e AI, separazione delle reti reflue e meteoriche, stakeholder engagement, soluzioni nature-based e dighe. Il secondo, “Drought-Resilient Design: Building for Water Scarcity”, ha evidenziato la scarsa consapevolezza del risparmio idrico, l’assenza di standard per il riuso e di incentivi. Tra le soluzioni discusse: governance integrata “One Water”, tecnologie e materiali a basso consumo, green procurement, nuovi serbatoi e manutenzione delle reti esistenti, nonché semplificazione autorizzativa e garanzia di accessibilità. Il terzo, “Risk Mitigation and Permitting”, ha posto l’accento sulle perdite nelle reti idriche e sulle tariffe poco adeguate, suggerendo smart metering, digitalizzazione per monitoraggio e pianificazione e la creazione di un Fondo Europeo per l’Acqua nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale. I risultati dei workshop serviranno a FIEC per definire una posizione ufficiale da presentare alle istituzioni europee. Petrucco, chiudendo i lavori, ha rilanciato l’impegno della Federazione per un’Europa più resiliente, sostenibile e pronta ad affrontare le sfide ambientali future.