Sono ancora numerosi i dubbi e le incertezze relativi al nuovo regime di tassazione sulle cessioni di immobili oggetto di interventi agevolati con il Superbonus, operativo dal 1° gennaio 2024. Dubbi messi in evidenza nel documento di ricerca elaborato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti (FNC), pubblicato il 1° luglio 2025.
Come noto, la legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di bilancio 2024) è intervenuta sulla disciplina fiscale delle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili (articoli 67 e 68 del TUIR), introducendo una nuova fattispecie di plusvalenza immobiliare imponibile.
Tale fattispecie si configura, appunto, nell’ipotesi di cessione di immobili oggetto di interventi agevolati con il Superbonus (di cui all’articolo 119 del D.L. n. 34/2020) che, al momento della cessione, si siano conclusi da non più di 10 anni.
Nel documento – oltre a un riepilogo della disciplina di riferimento e delle prime interpretazioni e risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate – vengono messi in rilievo proprio i casi ancora controversi, in particolare quelli in cui sussistono dubbi sulla loro integrazione con il nuovo presupposto imponibile. Il tutto offrendo anche una chiave di lettura per la possibile soluzione di tali incertezze interpretative.