Lancellotti: Servono i servizi di una grande capitale europea 

Presentato il focus di Nea-Polis, la Napoli che sarà sui servizi essenziali, al via la mostra ‘Spunti’

“Napoli ha conquistato la visibilità di una capitale europea grazie all’ Amministrazione Manfredi e ai tanti riconoscimenti assegnati alla città”. Così Angelo Lancelotti,  presidente dell’Acen, ha aperto “La città viva”, terzo focus del progetto Nea-Polis, la Napoli che sarà, che ha messo al centro i servizi essenziali in città.  “Al tempo stesso, però – ha continuato Lancellotti – viviamo una distonia, perché la qualità dei servizi essenziali – formazione, salute, mobilità e verde urbano – non è all’altezza delle aspettative di turisti e cittadini. Come testimoniano molti studi, intervenire sulla qualità della vita significa intervenire contemporaneamente sull’attrattività e sulla competitività urbana. E, aggiungo, ci aiuta a far restare i giovani già formati sul territorio”

“Osservando le statistiche che mettono a confronto Napoli con altre città, ci accorgiamo del gap nei servizi pubblici – ha evidenziato Francesco Izzo, docente all’Università “Federico II” e coordinatore del progetto Nea-Polis. “Abbiamo realizzato un sondaggio ad hoc, con più di 540 giovani universitari, allargato ai visitatori del Comicon, ed abbiamo avuto conferma dei loro bisogni: maggiori opportunità di lavoro, trasporti più efficienti, più verde e spazi per i giovani. E’ emerso, al tempo stesso, un grande attaccamento alla città e una resistenza a lasciarla, che si supera però, se c’è il rischio che i propri talenti vengano mortificati”.

Di giovani ha parlato anche Giuseppina Marzocchella, dirigentescolastica del Liceo ‘Elsa Morante’ di Scampia, che ha illustrato il “Museo della legalità aperto due anni e realizzato in ambiente abbandonato per diventare, grazie ai finanziamenti del Pnrr, una piattaforma aperta dove si incontrano i ragazzi di tutta l’Italia, con strumentati all’avanguardia. Qui – ha sottolineato la dirigente – si fa socialità e i ragazzi si impegnano su temi concreti come l’urbanistica e l’imprenditorialità”.  

“Abbiamo realizzato un cambio di passo, su tre pilastri: dignità della persona, ambienti idonei alla cura e velocità di risposta – ha detto Antonio D’Amore, direttore generale AO “A. Cardarelli”. Nella ‘città nella città’, intorno alla quale ruotano 4.000 pazienti al giorno “sono state investiti 36.8 mln di euro in 34 mesi, recuperando un padiglione in disuso da 20 anni, mentre se ne sta completando un altro. Per il futuro prossimo – ha aggiunto – prevediamo la prima Banca del tessuto muscolo del Mezzogiorno, un nuovo centro oncologico e tunnel aerei per lo spostamento in sicurezza dei pazienti”.   

“Siamo all’interno di una rivoluzione per la mobilità, non ancora compiuta, che sta mostrando i suoi primi effetti” – ha evidenziato Armando Cartenì, docente all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. “Ed è facile intravedere la nuova direzione se pensiamo ai mezzi pubblici prima del Covid o ai salti in avanti che sono stati fatti con le nuove fermate della Linea 1 della Metropolitana, con la Linea 6, per la quale sono stati acquistati nuovi treni o, ancora, all’evoluzione dell’Anm, che da azienda in dissesto è passata un’azienda di tutto rispetto. In più, c’è un piano urbano della mobilità sostenibile, che è stato approvato lo scorso anno e che dovrà essere attuato nei prossimi”  

“Napoli può farcela se rispondiamo ai bisogni della collettività in una forma di convivenza tra noi e la natura – ha aggiunto la ricercatrice universitaria della Federico II, Daniela Buonanno. “Con il progetto Napoli 05, anche la Città metropolitana di Napoli ha previsto la piantumanzione di nuovi alberi a Pianura e Ponticelli, 8000 alberi solo nell’ex quartiere operaio. Il problema – ha concluso – è la progettazione del verde urbano: la maggior parte dei Comuni, infatti, non ha piano del verde”.  

Al termine dei lavori è stata inaugurata la mostra fotografica Spunti, curata da Cristina Cusani, che vede protagonisti cinque fotografi nati negli anni ‘90: Rosalba Avventura, Roberta GaudinoAnna Rita Lomazzo, Valerio Muto e Gianluca Piccolo, che rientra nelle attività collaterali dell’Acen, con l’obiettivo di rendere Palazzo Ruffo della Scaletta un luogo aperto ai fermenti artistici e culturali della città.

La mostra fotografica sarà aperta al pubblico fino al 3 novembre 2025, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 17.30.

Servizio giornalistico tv 

LANCELLOTTI (ACEN): “A NAPOLI SERVONO SERVIZI DI GRANDE CAPITALE EUROPEA”