Pnrr – La relazione della commissione al parlamento Ue

La quarta relazione annuale della Commissione al Parlamento europeo circa il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), pubblicata l’8 ottobre 2025, quantifica i progressi compiuti nella attuazione degli obiettivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il rapporto, che fa il punto sull’avanzamento del piano a livello continentale, certifica come ad oggi siano stati erogati complessivamente 362 miliardi di euro in tutta l’Unione. Al 31 agosto 2025 il 55% dei fondi è stato erogato agli Stati membri.

L’Italia è uno dei 6 Stati che hanno ricevuto più del 65% dell’imposto assegnato. L’analisi di Bruxelles quantifica anche l’impatto economico del PNRR per l’Italia. A piena attuazione, si stima che gli investimenti del Piano genereranno un aumento del PIL di quasi 190 miliardi di euro (pari all’8,9% del PIL attuale) al 2030.

In Italia, il più grande beneficiario dei fondi è Rete Ferroviaria Italiana (RFI), con circa 10,6 miliardi di euro destinati a uno dei più vasti programmi di investimento ferroviario del Paese. Circa il 70% dei maggiori beneficiari sono enti pubblici, una quota importante del settore privato è rappresentata dalle Piccole e Medie Imprese (PMI).

Il documento evidenzia diversi esempi di successo nell’attuazione delle misure italiane. Tra le riforme chiave, viene citata la nuova legislazione per incentivare la compliance fiscale, che ha già portato a un aumento del 30% delle entrate derivanti dalle lettere di conformità rispetto al 2019. Sul fronte degli investimenti, il rapporto segnala i 147.557 crediti d’imposta concessi alle imprese per l’innovazione (Transizione 4.0), l’ammodernamento di 10 stazioni ferroviarie nel Sud Italia per migliorare l’accessibilità, e l’assegnazione di oltre 55.000 borse di studio per l’accesso all’università. Il piano a livello europeo ha rafforzato gli investimenti pubblici, che dovrebbero salire al 3,8 % del PIL nel 2025, rispetto al 3,2 % del 2019, ad esempio sostenendo la decarbonizzazione e la digitalizzazione della produzione e dei servizi industriali, o installando oltre 900 000 stazioni di ricarica per veicoli puliti e collegando 16 milioni di famiglie a Internet ad alta velocità.