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Crisi d’impresa: al via l’osservatorio permanente e l’albo degli esperti

Operativi i due decreti del Ministro della Giustizia istitutivi delle nuove modalità di controllo e funzionamento nell’ambito della disciplina dell’insolvenza.

Si tratta, rispettivamente, del D.M. 29 dicembre 2022, che identifica l’Osservatorio permanente sull’efficienza delle misure e degli strumenti di regolazione della crisi d’impresa, e del D.M. 3 marzo 2022, n. 75, operativo, di fatto, dal 5 gennaio scorso, con il quale sono state previste le modalità di funzionamento dell’Albo dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria circa la gestione e controllo delle procedure di insolvenza.

Si tratta, rispettivamente, del D.M. 29 dicembre 2022, che identifica l’Osservatorio permanente sull’efficienza delle misure e degli strumenti di regolazione della crisi d’impresa, e del D.M. 3 marzo 2022, n. 75, operativo, di fatto, dal 5 gennaio scorso, con il quale sono state previste le modalità di funzionamento dell’Albo dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria circa la gestione e controllo delle procedure di insolvenza.

In particolare, l’Osservatorio permanente, in attuazione dell’art.353 del Codice della crisi d’impresa, verrà formato entro il 4 febbraio 2023 e sarà composto da 12 membri (due docenti universitari, due magistrati, un componente scelto dal Ministero delle imprese e del made in Italy, uno dalla Banca d’Italia, uno dal Consiglio nazionale forense, uno dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, uno dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, un membro designato dalla Confindustria, uno da Confartigianato-imprese ed uno dalla Confagricoltura).

Requisito essenziale per ciascun componente, che resta in carica per 5 anni con possibilità di rinnovo e senza compenso, è il possesso della specifica competenza nella materia della crisi d’impresa.

Inoltre, l’Osservatorio può acquisire dati, contributi, relazioni e materiali di esperti e raccogliere proposte ed indicazioni da soggetti esterni, anche mediante specifiche audizioni.

Ogni 2 anni, tale organismo dovrà redigere una relazione sintetica sull’efficienza degli strumenti per la gestione della crisi d’impresa, sia stragiudiziali che giudiziali, comprensiva di eventuali proposte di modifica della disciplina. La prima relazione dovrà essere trasmessa al Ministro della Giustizia entro il 31 marzo 2024 (e successivamente ogni 3 anni).

L’istituzione dell’Osservatorio non comporta nuovi oneri di finanza pubblica.

Vengono, altresì, disciplinate le modalità di creazione e funzionamento dell’Albo dei soggetti esperti, incaricati dall’Autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e controllo delle procedure d’insolvenza, sempre presso il Ministero della Giustizia.

Possono, quindi, iscriversi all’Albo i soggetti, costituiti anche in forma associata o societaria, che svolgeranno, su incarico del tribunale, le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore, nelle procedure previste nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (cfr. anche l’art.356).

Ai fini dell’iscrizione, gli interessati devono essere in possesso di specifici requisiti professionali, di formazione e di onorabilità.

Igino Carulli

Igino Carulli