In seguito alla proposta di revisione del PNRR, avanzata dal governo il 28 luglio 2023 e attualmente in attesa di conferma da parte della Commissione europea, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si è riunita e ha redatto un documento, disponibile presso gli uffici associativi, nel quale espone osservazioni e perplessità circa le modifiche.
Nel suddetto documento la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nell’ottica della più ampia collaborazione con il Governo, ha riportato alcune osservazioni e richieste di chiarimento soprattutto con riferimento alle fonti di finanziamento sostitutive in varie sezioni proposte e ai tempi di individuazione di tali coperture. I chiarimenti riguardano altresì le indicazioni relative alla politica unitaria di coesione e, in particolare al FSC (considerato l’attuale stato delle interlocuzioni tra Governo e Regioni/PA) quali fonti sostitutive espressamente richiamate in alcune delle modifiche proposte nel documento in argomento.
Un’ulteriore osservazione riguarda la circostanza che non risulta evidente in che misura la riprogrammazione proposta abbia effetto in termini dell’obbligo normativo di destinare almeno il 40% delle risorse allocabili alle Regioni del Mezzogiorno e in che misura siano posti in essere clausole e meccanismi di salvaguardia volti a garantire tale obiettivo attraverso, ad esempio, l’accompagnamento a livello territoriale.
In aggiunta, come previsto dalla proposta di modifica del Governo, l’indicazione di “utilizzare circa 3 miliardi di euro delle risorse delle politiche di coesione 2021-2027, già destinate a obiettivi assimilabili a quelli del REPowerEU” dovrebbe riguardare esclusivamente i Programmi nazionali, considerato l’attuale stato di avanzamento delle programmazioni di competenza delle Regioni.