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E’ disponibile presso l’Acen l’edizione straordinaria del periodico di Ance Edilizia Flash, che rivede al rialzo il Pil delle costruzioni. Di fronte al mutato scenario, il Centro Studi dell’Ance ha ritenuto opportuno rivedere la stima degli investimenti in costruzioni per il 2022 e il 2023, per adeguare lo scenario previsto al nuovo livello raggiunto.

La nuova stima del Centro Studi dell’Ance a consuntivo per il 2022 è di una significativa crescita degli investimenti in costruzioni del +17,6% rispetto all’anno precedente. Sulla nuova stima ha inciso in modo determinate l’importante revisione apportata agli investimenti nel 2022 in manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo, stimati in 70,3 miliardi ad ottobre scorso, e rivisti, ora, in 86 miliardi circa, con un incremento, in termini reali, del +35% rispetto al 2021.

Per il 2023 l’Ance prevede un livello di investimenti nel settore delle costruzioni ancora positivo, di un incremento dei livelli produttivi del +5,4% in termini reali su base annua, spiegato dalle prospettive di sviluppo del mercato delle opere pubbliche, sostenuto dal PNRR, e da una prima flessione del comparto della riqualificazione abitativa che risente delle numerose modifiche intervenute sul Superbonus che ne hanno determinato un depotenziamento. Il 2023, sebbene con una variazione positiva più contenuta, conferma la crescita in atto dal 2017 e rafforzata nell’ultimo triennio (2021- 2023) che ha portato gli investimenti in costruzioni di aumentare i livelli produttivi di circa 80 miliardi (+57%), recuperando quasi del tutto il gap produttivo dovuto alla ultradecennale crisi settoriale (dal 2008 al2020 il settore delle costruzioni ha perso ben 90 miliardi ovvero il -38,8%).

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