Il Consiglio di Stato ribadisce che il vincolo alberghiero non può avere durata indeterminata e a talune condizioni può essere rimosso.
Il vincolo alberghiero disposto dal Comune può essere rimosso, se è comprovata la perdita della convenienza economico-produttiva della struttura ricettiva. È quanto ha ribadito il Consiglio di Stato nel Parere n. 475 del 25 marzo 2021, reso nell’ambito di un ricorso contro un piano urbanistico comunale che vietava il cambio d’uso a residenza “per le strutture ricettive alberghiere con un numero di camere superiore a 10“. La società ricorrente lamentava l’impossibilità di riconvertire le proprie strutture visto che da diversi anni l’attività era in perdita e che, di conseguenza, era necessario cessarla e mutare la destinazione d’uso delle unità immobiliari.
In Associazione è disponibile il Parere n. 475/2021 del Consiglio di Stato.