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L’Inps fornisce le istruzioni operative per fruire dell’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate del Sud Italia.

Con la Circolare n.33 del 22 febbraio 2021, l’Istituto di Previdenza fornisce le istruzioni operative per fruire dell’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate del SUD ITALIA. Sostanzialmente si tratta di uno sgravio contributivo, ovvero un abbattimento degli oneri contributivi in capo al datore di lavoro (sono esclusi i premi ed i contributi dell’INAIL).

La Decontribuzione Sud trova applicazione per i rapporti di lavoro dipendente a condizione che la sede di lavoro sia ubicata in una delle Regioni svantaggiate previste dalla norma (Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). La legge di Bilancio 2021, art.1, comma 161 della legge 178/2020 ha esteso l’agevolazione contributiva sino al 31 dicembre 2029 con una modulazione, però, dell’intensità della misura. Ciò detto la percentuale di sgravio è pari al:

30% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sino al 31 dicembre 2025;

20% per gli anni 2026 e 2027;

10% per gli anni 2028 e 2029.

L’esonero non prevede un limite individuale d’importo, ovvero un tetto massimo di decontribuzione. Lo sgravio è cumulabile anche con altri eventuali esoneri, riduzioni e sgravi previsti dalla vigente normativa (salvo espresso divieto di cumulo previsto da altra disposizione).

In ordine alla durata della Decontribuzione Sud occorre operare un distinguo tra la misura prevista per il 2020 e quella per il 2021 ed anni successivi.

La prima opera solo nel trimestre ottobre-dicembre;

la seconda è una misura strutturale (2021-2029).

Al momento, comunque, la citata Circolare INPS fornisce istruzioni in merito al 2021 (periodo dal 1° gennaio al 31c dicembre); ciò in quanto per questo periodo vi è l’autorizzazione della Commissione Europea.

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