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Approvato dal CDM il disegno di legge di bilancio del 2023

Il Disegno di Legge di Bilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede per il 2023 misure espansive per 35 miliardi, al netto degli effetti fiscali indotti dalle misure stesse, e coperture per 14 miliardi.

Il maggior deficit, sempre rispetto al quadro tendenziale, è quindi di 21,1 miliardi. Quasi il 60% delle misure espansive è destinato ad interventi per contrastare il caro energia (20,2 miliardi) ed un altro 12 per cento circa (4,2 miliardi) a finanziare, anche per il 2023, il taglio del cuneo fiscale introdotto dal governo precedente. I restanti 10,6 mld finanziano una miriade di interventi, tra cui le varie flat tax per il lavoro autonomo e la tregua fiscale. Tra le coperture, si segnala il previsto innalzamento dell’aliquota sugli extra profitti delle imprese energetiche (al 50 per cento) e la riduzione per il biennio 2023-24 dell’indicizzazione all’inflazione per i trattamenti pensionistici superiori a 4 volte il minimo. Nel complesso, la manovra si presenta come prudente in quanto concentra le scarse risorse disponibili su interventi contingenti e limitati al 2023, senza prevedere significativi appostamenti per infrastrutture, stante il PNRR in spesa.

Il quadro macroeconomico e di finanza pubblica in cui si inserisce il disegno di Legge di Bilancio (DDL) è quello delineato il 24 novembre nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB). Il DPB prevede una crescita del PIL reale del 3,7 per cento per quest’anno e dello 0,6 per cento per il prossimo. L’indebitamento netto (o deficit) è stimato al 5,6 per cento per quest’anno, per poi scendere al 4,5 per cento nel 2023, rendendo disponibili rispetto al deficit tendenziale 21,9 miliardi di euro per le misure della manovra. Anche il rapporto debito/PIL è previsto scendere, da 145,7 per cento nel 2022 al 144,6 per cento nel 2023.

Igino Carulli

Igino Carulli