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Condono edilizio, non può essere negato da una norma successiva all’abuso

Una norma urbanistica approvata dopo la realizzazione di un’opera abusiva non può bloccarne il condono. Lo ha stabilito il Tar Sardegna con la sentenza 214/2021.

Il caso analizzato dai giudici si snoda nell’arco di più anni. Il proprietario di un’abitazione nel 1995 aveva chiesto il condono, ai sensi delle Leggi 47/1985 e 724/1994, su alcune opere realizzate abusivamente, consistenti in una camera, una cucina, un bagno, un guardaroba e un locale adibito a deposito e pagato le sanzioni e gli oneri previsti.

I giudici hanno dato ragione al proprietario affermando che il condono non può essere bloccato da una disciplina urbanistica sopravvenuta alla realizzazione dell’opera abusiva. Nella sua motivazione, il Tar ha richiamato la Legge 47/1985, che consente in condono non solo in base al tipo di abuso, ma anche al momento in cui l’opera è stata realizzata.

Il testo della sentenza è disponibile in Associazione.

Igino Carulli

Igino Carulli