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Contratti Pubblici: Disegno di Legge Delega Nuovo Codice

E’ stato approvato lo schema di Disegno di Legge che delega il Governo ad adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore, uno o più decreti legislativi recanti la disciplina dei contratti pubblici.

Obiettivo è quello di adeguare la disciplina nazionale dei contratti pubblici al fine di adeguarla al diritto europeo e ai principi espressi dalla giurisprudenza della Corte costituzionale e delle giurisdizioni superiori, interne e sovranazionali, e di razionalizzare, riordinare e semplificare la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

I decreti legislativi delegati sono finalizzati, anche, ad evitare l’avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e di giungere alla risoluzione delle procedure avviate.

In coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, i decreti legislativi delegati sono adottati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

efficienza e tempestività nell’affidamento, la gestione e l’esecuzione di contratti e concessioni;

tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all’innovazione e alla sostenibilità;

-il rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti;

– revisione e semplificazione del sistema di qualificazione generale degli operatori;

– semplificazione della disciplina applicabile ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea, nel rispetto dei principi di trasparenza e di concorrenzialità e della specificità dei contratti nel settore dei beni culturali;

-la massima semplificazione delle procedure per gli investimenti in tecnologie verdi e digitali e per l’innovazione e la ricerca, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, così da aumentare il grado di eco-sostenibilità degli investimenti pubblici;

-l’inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti necessari o premiali dell’offerta al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l’applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità generazionali e di genere.

-una piena digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, la riduzione degli oneri amministrativi ed economici a carico dei partecipanti e strumenti per diminuire il contenzioso sull’affidamento ed esecuzione degli appalti;

– riduzione degli automatismi nella valutazione delle offerte e tipizzazione dei casi in cui le stazioni appaltanti possono ricorrere, ai fini dell’aggiudicazione, al solo criterio del prezzo o del costo

– ridefinizione delle ipotesi in cui è ammesso l’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori;

-estensione e rafforzamento dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi a quello giurisdizionale, per evitare di allungare i tempi di realizzazione delle opere e allo stesso tempo alleggerire i tribunali dai contenziosi.

Infine, il Disegno di Legge prevede la possibilità di emanare  correzioni e integrazioni, che l’applicazione pratica renda necessarie od opportune,  entro due anni.

Per ulteriori informazioni e per il testo dello schema di provvedimento è possibile rivolgersi in Associazione.

Igino Carulli

Igino Carulli