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Decontribuzione Sud: la Commissione Ue approva la proroga al 31.12.2023

La Legge di Bilancio 2021 aveva previsto per i datori di lavoro privati il riconoscimento per rapporti di lavoro dipendente con sede di lavoro in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia di un esonero contributivo parziale per il periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2029.

Ricordiamo la misura dello sgravio, pari a:

-30% dei contributi previdenziali da versare dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2025;

-20% dei contributi previdenziali da versare dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027;

-10% dei contributi previdenziali da versare dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2029.

L’agevolazione in oggetto è concessa previa adozione della decisione di autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato.

Il Ministero del Lavoro, tramite il proprio portale, rende noto che la Commissione europea ha approvato, con decisione del 6 dicembre 2022, la richiesta del Dicastero di autorizzare l’estensione sino al 31/12/2023 della durata dell’esonero contributivo per sostenere le imprese dell’Italia Meridionale nel contesto della guerra con l’Ucraina, nonché di aumentare il budget di 5,7 milioni di euro e i massimali per impresa fino a 2 milioni.

L’agevolazione autorizzata prevede pertanto per tutto il 2023, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero contributivo del 30% in favore dei datori di lavoro privati con sede in una delle Regioni del Sud.

Restiamo quindi in attesa di specifiche indicazioni operative dell’INPS per la fruizione dello sgravio in oggetto.

Igino Carulli

Igino Carulli