Associazione Costruttori Edili della Provincia di Napoli



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Gli interventi di manutenzione ordinaria su opere abusive costituiscono reato

Qualsiasi intervento effettuato su una costruzione realizzata abusivamente costituisce una ripresa dell’attività criminosa originaria che integra un nuovo reato, anche se consiste in un intervento di manutenzione ordinaria.

Nel caso di specie, l’imputata era stata condannata per il reato edilizio consistente nell’allocazione sul terreno di una casa mobile, nel rifacimento degli impianti di un preesistente servizio igienico in muratura di m 1,82 x 1,13, nella realizzazione di una veranda in lamiera chiusa lateralmente e posta a copertura tra la casa mobile ed il servizio igienico, nonché per il correlato reato paesaggistico.

L’imputata affermava che era maturata la prescrizione per la realizzazione del manufatto e della casa mobile, le opere straordinarie non necessitavano di permesso a costruire, e, del pari, non necessitava di titolo abilitativo la tettoia-veranda.

Secondo la Corte di Cassazione, la sentenza della Corte d’Appello impugnata aveva ben spiegato che:

– quanto al manufatto in muratura, non era in discussione la sua realizzazione, bensì l’illiceità delle opere abusive di manutenzione straordinaria, siccome sprovviste dei titoli abilitativi ed inerenti ad un fabbricato oggetto di richiesta di condono presentata nel 1995 (la pratica non era stata mai evasa e non poteva ritenersi conseguito il condono sulla base del silenzio assenso poiché la zona era soggetta a vincolo);

– con riguardo alla casa mobile, era stato accertato che era invece inamovibile, per la presenza della tettoia-veranda che la collegava stabilmente al servizio igienico abusivo.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi in Associazione.

Igino Carulli

Igino Carulli