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La Cassazione sulla responsabilità del Rls

Confindustria con nota del 3 novembre us ha analizzato la Sentenza della Cassazione Penale, Sez. IV, n. 38914/2023.

La sentenza in questione ha suscitato reazioni contrastanti in quanto ha attribuito anche al responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS) la responsabilità dell’omicidio di un lavoratore, e questo per non aver utilizzato gli strumenti sollecitatori e di controllo messi a disposizione dall’art.50 del D.lgs. n.81/2008.

Nello specifico, la Suprema Corte ha chiarito che la posizione del RLS, pur non essendo riconducibile ad un obbligo di garanzia, si inserisce in un sistema collaborativo della sicurezza come punto di raccordo tra datore di lavoro e lavoratori, con la funzione di facilitare il flusso informativo aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Con la sua nota Confindustria ha evidenziato che l’esercizio fattivo dei compiti del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche laddove questi non costituiscano obblighi giuridici ma facoltà o attribuzioni, integrano quella “interazione prudente” che fonda, in caso di omissione, la cooperazione colposa.

La nota integrale di Confindustria è disponibile presso i nostri uffici.

Igino Carulli

Igino Carulli