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Il PNRR è stato Consegnato alla Commissione Europea il 30 aprile scorso dopo una rapidissima discussione in Parlamento per motivi di tempo. La Commissione europea avrà circa 2 mesi per attivare la propria procedura di esame ed approvazione.

Sei sono le Missioni del Piano, declinate in linee, in cui vengono inseriti i singoli progetti da finanziare:

Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

Missione 2 – Rivoluzione Verde e transizione ecologica

Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile

Missione 4 – Istruzione e ricerca

Missione 5 – Inclusione e coesione

Missione 6 – Salute

Rispetto alla precedente versione, la quota di investimenti ecologici è arrivata oltre il 40% e quella per la digitalizzazione quasi al 27%, soddisfacendo oltremodo le indicazioni di Bruxelles.

Terza missione per entità di risorse dedicate è quella di Infrastrutture per la mobilità sostenibile (31,4 miliardi di euro). Non esiste ancora il dettaglio degli interventi delle singole missioni, se non per le grandi infrastrutture della Missione3. Tra queste, di interesse per il nostro territorio figurano per Alta Velocità la conclusione della direttrice Napoli-Bari e i primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza Battipaglia.

Rispetto alle risorse complessive del Programma tuttavia le misure di interesse per il settore delle costruzioni (messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato, rischio idrogeologico, asili nido, alloggi per studenti, infrastrutture per la mobilità, rigenerazione urbana ecc…) sono pari a 107,7 mld e rappresentano circa il 50% di quelle totali.

Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40%.

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